LA CONVERGENZA

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LA CONVERGENZA

Con il termine convergenza oculare, si intende il movimento degli occhi verso il naso per fare in modo che le immagini provenienti dai due occhi si fondano. Questa abilità viene attivata quando guardiamo un oggetto a distanza ravvicinata e ci consente di ottenere una visione singola e non doppia.

In sintesi, convergenza e accomodazione lavorano insieme per permetterci di avere una visione nitida e singola contemporaneamente.

Può esserci un difetto di convergenza quando i due occhi non collaborano e uno dei due tende a spostarsi verso l’esterno mentre l’altro mantiene la fissazione. Tutto ciò si riflette nella difficoltà a leggere e lavorare da vicino portando ad un eccessivo affaticamento visivo, emicranie, difficoltà di concentrazione, sonnolenza, instabilità delle parole durante la lettura e perdita di comprensione che si manifesta dopo brevi periodi di lettura o di attività svolte a distanza ravvicinata, chinetosi e/o vertigini e visione offuscata o doppia. Le cause del difetto di convergenza possono essere sia fisiologiche che patologiche.

Uno dei test che l’optometrista svolge per valutare le abilità di convergenza è il punto prossimo di convergenza: il soggetto osserva una matita o penna luminosa a 50 cm di distanza, che viene lentamente avvicinata alla punta del naso della persona, finché questa riferisce uno sdoppiamento della visione. Mediamente il punto di visione doppia è posizionato a 5-7 cm dalla radice del naso e viene recuperata una visione singola a 2-3 cm dal punto di rottura.