Decimi e diottrie: quali differenze?

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Decimi e diottrie: quali differenze?

C’è differenza tra decimi e diottrie? Assolutamente si!

Quando ci sottoponiamo ad una visita oculistica od ad un test visivo, si sente parlare di diottrie e decimi, senza sapere esattamente a ciò a cui si fa riferimento. Ovviamente è facile intuire che entrambi i termini abbiano a che vedere con la nostra capacità visiva, ma spesso i decimi e le diottrie vengono confusi o si pensa che siano la stessa cosa. In realtà non è così!

Vediamo insieme perchè e facciamo un po’ di chiarezza.

 

Cos’è la diottria

Il nostro occhio è composto da diverse lenti che hanno il compito di portare a fuoco sulla retina i raggi luminosi provenienti dall’esterno (refrazione). Se i raggi vengono focalizzati prima o dopo la retina significa che è presente un difetto visivo (come miopia, ipermetropia e astigmatismo) e la visione è sfocata. Il potere dell’occhio, ovvero la sua capacità di portare i raggi luminosi sulla retina, viene espresso in diottrie.

Con il termine DIOTTRIA, infatti, si indica l’unità di misura del potere che ha una lente, quindi anche quello del nostro occhio. Quando è presente un difetto visivo (quindi un difetto di refrazione) significa che c’è un problema di diottrie.

La diottria esprime solitamente il potere della lente che, posta davanti all’occhio di una persona con un difetto visivo, gli consente di vedere a fuoco e di compensare quel vizio di refrazione.

 

Cosa sono i decimi

I DECIMI, invece, sono una scala di misura che ci consente di determinare l’acuità visiva di un soggetto, in parole semplici: quanto esso vede.  I decimi vengono rilevati tramite una tabella chiamata ottotipo, che siamo abituati a vedere negli studi oculistici e optometrici. Esso presenta una serie di righe composte da lettere o simboli, via via più piccole all’aumentare dei decimi. Il numero di righe che il soggetto è in grado di leggere determina il rispettivo grado di acuità visiva del soggetto.

Se il soggetto è in grado di leggere le prime 4 righe, la sua vista sarà di 4/10, se può leggere 10 righe, sarà di 10/10, e così via. Sentiamo spesso parlare di 10/10, che rappresentano la capacità visiva media, ma è molto comune trovare soggetti che vedano 12/10 o 15/10, allo stesso modo è possibile che un occhio veda 5 o 6/10 anche con una correzione visiva.

Attraverso la prova dei decimi, il professionista della visione può verificare la diottria necessaria per raggiungere la massima acutezza visiva.

 

Abbiamo quindi compreso che i decimi e le diottrie non solo non sono la stessa cosa, ma non sono nemmeno correlati tra loro.

Concludiamo con un piccolo esempio: ad una persona con una miopia di -1.00 diottria non mancherà 1/10, ma avrà bisogno di una lente di potere pari a -1.00 diottria per poter raggiungere la massima acuità visiva (raggiungere 10/10 o anche di più).